CAMMINO BALTEO | L'Escursionista hiking guide

hiking guide

La Val d’Aosta regala nuovi spazi di esplorazione con il Cammino Balteo. 350 km, 23 tappe tra le 4 e le 6 ore tra i 350 e i 1900 metri per conoscere l’altra faccia della Valle d’Aosta. Quella degli ambienti rurali che resistono al tempo, dei villaggi , delle chiesette affrescate, dei castelli, delle tenaci sfide per mantenere vivo il ricordo di una montagna a metà tra il fondovalle e le Alte Vie. Potremmo definirlo il Cammino della tradizione perché i sentieri che lo percorrono regalano emozioni e interrogativi sull’abbandono e la rinascita. Ma soprattutto un Cammino modulabile che segue il corso della Dora Baltea, ma non si accontenta di questo, perché risale gli affluenti nelle valli laterali per farci conoscere, con il fluire dell’acqua, i suoi antichi ponti e la storia di una valle straordinariamente ricca di testimonianze: forni, scuolette, torchi, mulini, i tetti a losa, rascard. Elementi di un paesaggio montano e resistente pronto ad accoglierci e stupirci anche con qualche chiacchierata arricchita di termini “patois”. Ma soprattutto un cammino per quasi tutte le stagioni, modulabile secondo le esigenze con scelte opzionali di tappe, deviazioni, riduzioni di percorso, dislivelli da mitigare a piacimento per chi vuole assaporare solo qualche tratto o affrontarlo in più anni con scelte personali e di gusto con una ricettività diffusa per autogestire tappe e tempi.

Val d'Aosta offers new spaces for exploration with the Cammino Balteo. 350 km, 23 stages between 4 and 6 hours between 350 and 1900 meters to get to know the other side of the Aosta Valley. That of rural environments that resist time, of villages, of frescoed churches, of castles, of the tenacious challenges to keep alive the memory of a mountain halfway between the valley floor and the Alte Vie. We could define it as the Path of tradition because the paths that follow it offer emotions and questions about abandonment and rebirth. But above all a modular path that follows the course of the Dora Baltea, but is not satisfied with this, because it goes up the tributaries in the lateral valleys to let us know, with the flow of the water, its ancient bridges and the history of an extraordinarily rich valley of testimonies: ovens, schools, presses, mills, shaved roofs, rascard. Elements of a mountainous and resistant landscape ready to welcome us and amaze us even with some chat enriched with "patois" terms. But above all, a path for almost all seasons, which can be modulated according to needs with optional choices of stages, detours, route reductions, differences in altitude to be mitigated as desired for those who want to savor just a few stretches or tackle it over several years with personal and tasteful choices with a widespread receptivity to self-manage stages and times.