IV GRADO - DOLOMITI ORIENTALI 2 | Idea Montagna climbing guide

climbing guide

123 vie di roccia classiche e moderne in:
Civetta, Moiazza, Gruppo di Fanis, Tofane, Nuvolau, Croda da Lago, Cristallo, Pelmo, Dolomiti Zoldane, Schiara, Antelao, Marmarole.

È difficile a volte dettare confini nei territori montani. Le Dolomiti sono un grande gruppo che interseca cime e vallate con un andamento geografico da ovest a est ma con una notevole estensione anche nel senso longitudinale. Sono state quindi prese in considerazione le zone più a est, quelle che si rifanno in genere al Cadore e alla provincia di Belluno con una puntata più a nord in Alto Adige. Le montagne di questa zona sono in genere meno addomesticate rispetto a quelle delle Dolomiti Occidentali. Il Cadore, probabilmente a causa di una più difficile situazione economica degli ultimi anni rispetto alle Dolomiti in territorio trentino, hanno il grande vantaggio di aver mantenuto maggiormente la propria wilderness, intesa questa anche in termini di rispetto delle tradizioni, architettura tradizionale locale e, non ultimo, rispetto del territorio. È proprio questo il grande vantaggio delle Dolomiti Bellunesi: l’opportunità da ora in avanti di valorizzare tutto questo patrimonio perché ancora non profondamente cambiato come avvenuto in altre aree, dove urbanizzazione e costruzione di impianti di risalita hanno reso la montagna troppo simile alla pianura in termini di antropizzazione. Questo modello purtroppo, a volte si scontra con i desideri dei valligiani ma, forse, abbandonati i vecchi schemi che vedono nell’industria dello sci l’unico riscatto della montagna, si potrà offrire ai turisti montani, quali escursionisti di vario genere, cultori dell’arte e alpinisti, una ben più valida alternativa.

123 classic and modern rock routes in:
Civetta, Moiazza, Gruppo di Fanis, Tofane, Nuvolau, Croda da Lago, Cristallo, Pelmo, Dolomiti Zoldane, Schiara, Antelao, Marmarole.

It is sometimes difficult to dictate boundaries in mountainous territories. The Dolomites are a large group that intersects peaks and valleys with a geographical trend from west to east but with a notable extension also in the longitudinal direction. Therefore, the easternmost areas were taken into consideration, those that generally refer to Cadore and the province of Belluno with a further north in Alto Adige. The mountains in this area are generally less tamed than those of the Western Dolomites. The Cadore, probably due to a more difficult economic situation in recent years compared to the Dolomites in Trentino, have the great advantage of having maintained their wilderness to a greater extent, understood also in terms of respect for traditions, traditional local architecture and, last but not least, respect for the territory. This is precisely the great advantage of the Belluno Dolomites: the opportunity from now on to enhance all this heritage because it has not yet profoundly changed as has happened in other areas, where urbanization and the construction of ski lifts have made the mountain too similar to the plain in terms of anthropization. This model unfortunately sometimes clashes with the desires of the valley dwellers but, perhaps, by abandoning the old patterns that see the ski industry as the only redemption of the mountain, it will be possible to offer mountain tourists, such as hikers of various kinds, art lovers and mountaineers, a much more valid alternative.